ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

SOSTENIBILITÀ CONTRO L’EROSIONE DELLE COSTE DI ANZIO, NETTUNO E ARDEA

Negli ultimi anni il fenomeno dell’erosione delle spiagge del litorale laziale ed in particolare del nostro territorio di Anzio, Nettuno, Ardea ci ha confermato un grave sospetto: l’opera non controllata dell’uomo, sta inesorabilmente continuando a creare gravi e tangibili problemi legati ai cambiamenti climatici sul nostro territorio, al nostro benessere e sostenibilità di vita nelle nostre città.

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FRIGNANI MOON BASE 1 – FMB1

Le classi 5A e 5B del plesso Frignani hanno esposto le attività acquisite per partecipare alla sfida Moon Camp dell’ESA, mostrando le conoscenze, gli esperimenti, i progetti 3D e la base lunare “FRIGNANI MOON BASE 1”, realizzata con materiale di riciclo e stampe 3d che ospita 7 strutture semisferiche con centro di controllo, camere, laboratori, palestra e serra per la coltivazione.

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LA NOSTRA SCUOLA È IL CIELO

II progetto ha coinvolto gli alunni di tre classi della sezione B.Nel rispetto delle competenze acquisite e di quelle in via di acquisizione si sono proposte attività coinvolgenti tutti i ragazzi sia a scuola che nel territorio anche grazie all’utilizzo di metodologie diversificate. I temi del cielo, dello spazio, della ricerca e dell’esplorazione sono stati declinati negli argomenti quotidianamente proposti.
Si sono elaborati sul metodo scientifico e su alcuni personaggi storici che hanno contribuito alla conoscenza iniziale dello spazio: Aristotele, Copernico e Galileo. L’importanza dell’osservazione e della raccolta di dati è stata ispiratrice per far seguire e rappresentare le fasi lunari. Letture tematiche hanno permesso di alternare la vita di alcuni scienziati a temi più trasversali e laboratoriali.
La partecipazione al progetto “Penne amiche della Scienza” ha permesso un confronto, durato tutto l’anno, con la ricercatrice solare Penza e con il fisico dell’atmosfera Bruno. Sono stati realizzati elaborati sulla chimica e la vita nello spazio. I ragazzi più grandi hanno prodotto modellini di Terra, Luna e Sistema Solare e partecipato ai XXII campionati di Astronomia (finale interregionale). Si sono visitate la sede dell’Asi e la mostra “Macchine del tempo”-INAF.
Il Planetario digitale presente nell’Istituto ha permesso di affrontare diversi argomenti di didattica astronomica: orientamento, moti celesti, costellazioni e miti, viaggi nello spazio.

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DIARIO DI UN VIAGGIO: GUARDIAMO LONTANO!

Attraverso un percorso multidisciplinare, gli alunni hanno imparato come porre il loro sguardo verso l’esterno, fino allo spazio. Come si fa a guardare oltre il grande buio?
Il viaggio è partito dalla lettura del libro “Il gufo che aveva paura del buio”. Come Tombolo, gli alunni hanno provato a guardare cosa c’è oltre il nero della sera, scoprendo che il buio, oltre che pauroso, poteva essere: meraviglioso, necessario, affascinante! Dopo aver scambiato opinioni sulla paura, abbiamo sperimentato la storia con le ombre: siamo passati allo studio della luce e delle forme. Tombolo impara a riconoscere la stella polare e la costellazione di Orione, e rimane affascinato da quanto il buio è meraviglioso perchè può mostrare le stelle. Gli alunni, come Tombolo, osservano al buio del planetario la stella Polare e la costellazione di Orione. Guardare lontano Guardare lontano significa anche guardare oltre il tempo presente, immaginando il proprio futuro.
Il nostro guardare lontano è continuato con Eyestar Mission, un progetto promosso da Essilor Stellest, gruppo di EssilorLuxottica che si occupa di benessere visivo. Conosciute le regole fondamentali, gli alunni hanno sperimentato azioni quotidiane al buio con l’uso degli altri sensi. Gli alunni hanno scoperto la luce come insieme di radiazioni elettromagnetiche che si muovono con delle onde, abbiamo simulato le sonore perché più conosciute. Conclude il lavoro una storia inventata da noi.

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Sostenibilità contro l’erosione delle coste di Anzio, Nettuno e Ardea

La tempesta Vaia è stata un evento atmosferico catastrofico che nel 29 ottobre 2018 ha colpito parte del Nord Est d’Italia, compreso il Primiero, la nostra valle. Questo evento catastrofico ha dato inizio ad una epidemia di bostrico (Ips Typographus), un piccolo insetto coleottero che attacca prevalentemente l’abete rosso (Picea Abies), scavando gallerie sotto la corteccia e portandolo alla morte. Il riscaldamento globale e le conseguenti temperature più miti soprattutto in primavera ed autunno, hanno avuto una influenza negativa sul diffondersi di questo insetto permettendo lo sviluppo di un numero maggiore di generazioni annuali?

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SCINTILLE

Il progetto è nato per avvicinare gli studenti alle materie scientifiche, soprattutto al lavoro dell’astronauta e si è concluso con un contatto radio con Samantha Cristoforetti.

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LE SENTINELLE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

I danni che il cambiamento climatico sta provocando alla natura e all’umanità sono sempre più frequenti e gravi. Una delle principali minacce per la conservazione della biodiversità mondiale è l’alterazione degli habitat che rende difficile l’adattamento per le specie che vi vivono. Gli scienziati ritengono che gli uccelli, sia residenti che migratori, siano tra le specie viventi che rispondano più rapidamente ai cambiamenti climatici, rendendole vere e proprie sentinelle del cambiamento antropogeno. Gli alunni vivono in una città dove è presente un’area protetta gestita dall’Ente Parco regionale Riviera di Ulisse e, grazie alla collaborazione di figure professionali legate all’Ente e al progetto europeo Climate detectives, gli studenti potranno approfondire la conoscenza delle tematiche legate al riscaldamento globale e proporre soluzioni innovative e fantasiose ma anche buone pratiche da seguire per tutti. Gli obiettivi progettuali sono stati redatti prendendo in considerazione le competenze del 21°secolo che non possono prescindere dai contenuti del framework delle LifeSkills e dai contenuti del framework delle GreenComp. Le materie coinvolte per lo svolgimento del progetto riguardano le STEAM con l’aggiunta della lingua inglese. La metodologia che ha accompagnato il percorso formativo ha visto privilegiare un approccio costruttivista con laboratori del fare, outdoor learning ed interventi formativi inclusivi.

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