ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

Progetto: Insegnare con lo Spazio

IL “NOSTRO” SISTEMA SOLARE

L’idea è stata quella di rappresentare il sistema solare in un modo che fosse significativo sia per i ragazzi che lo hanno realizzato, sia per tutti coloro che ne potranno usufruire. Le attività svolte sono state: la rappresentazione delle immagini del sole e dei pianeti sul corridoio della scuola, la creazione di un sito internet dedicato, la creazione di un tour virtuale dell’opera realizzata.

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PUNTO, LUCE, SUPERFICIE. UN PUNTO LONTANO, UNA TERRA DA SCOPRIRE

“Diceva Kandinsky “E questo mondo, nel grande e nel piccolo, fu creato, in definitiva, da punti”. Le immagini satellitari della Terra, i quadri di luci notturne del nostro pianeta, suscitano curiosità e stupore perché offrono uno spaccato caratteristico di come l’umanità si è insediata sul pianeta. Le forme della natura sono piccoli corpi nello spazio, i punti appaiono sospesi in figure regolari, superfici, ambienti naturali, paesaggi, in cui infrastrutture imponenti si incardinano, mimetizzandosi a volte con la natura stessa, progettate da grandi architetti. Si è scelto di proporre agli alunni delle classi terze medie lo studio di un’infrastruttura d’autore attraverso una metodologia di ricerca non convenzionale, partendo da un’analisi spaziale del territorio, muovendosi all’interno di cartografie per promuovere la conoscenza dei luoghi. L’attività è stata proposta mediante un’attività di coding, per lo sviluppo del pensiero computazionale, efficace e divertente strumento che agevola e semplifica la comprensione e l’acquisizione dei contenuti, approccio innovativo per le STEAM, strumento per lo sviluppo delle competenze.
Gli interventi nelle classi sono state di tipo “learning by doing”,svolti nel laboratorio di informatica in cui gli studenti hanno svolto direttamente l’attività proposta. Ciascun alunno ha progettato e sviluppato “from Scratch” un progetto ludico-educativo imparando un metodo in un’ottica interdisciplinare, mescolando insieme creatività e problem solving.”

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IL CIELO IN UNA STANZA

“Nel 2017 la scuola ha vinto il bando Atelier creativi, indetto dal Miur, per il PNSD. Il nostro progetto riguardava l’osservazione dal micro al macro, tramite l’istallazione di un Planetario fisso all’interno di una delle aule dell’Istituto. Questa opportunità ci ha spinto a ripensare all’atto di indirizzo del nostro Istituto con la realizzazione di nuovi e più stimolanti setting educativi, così da proporre nuovi progetti didattici che dessero la possibilità di interpretare, in sensu latu, i diversi approcci disciplinari. Tutti gli studenti sono stati coinvolti: dall’infanzia alla primaria fino ad arrivare alla secondaria di primo grado. Ai nostri alunni romani è preclusa la possibilità di osservare il cielo notturno a causa del forte inquinamento luminoso. La nostra piccola stanza ci ha permesso di osservare il Sole e il suo movimento apparente, nei vari mesi dell’anno, situazione impossibile da effettuare durante il giorno, a occhi nudi; di capire il ruolo dell’atmosfera, studiandone il nostro pianeta privo; di scoprire che le stelle non scompaiono durante giorno, così come la Luna.
La presenza del Planetario ha assunto un ruolo di primaria importanza, non solo nella didattica quotidiana, ma anche come simbolo di distinzione, rappresentazione e visibilità della scuola nell’intero comune di Roma. Ogni osservazione effettuata ha permesso di sviluppare un argomento e di ampliarlo legandolo alle varie materie affrontate nei diversi cicli di istruzione.”

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IL CIELO DEI NOSTRI AVI

“L’idea progettuale è nata dalla curiosità dei bambini, che durante la spiegazione del Big bang e del sistema solare, hanno espresso la curiosità di conoscere e capire le competenze astronomiche dei popoli dell’antichità e nello specifico dei Nuragici. Da qui, l’idea di far tornare i bambini alle proprie origini per conoscere il legame tra i Nuraghi, monumenti megalitici della Sardegna, i nostri avi e il cielo, l’unico elemento rimasto invariato con il passare del tempo. Una prima fase è stata caratterizzata dal rendere i bambini competenti riguardo ad alcuni concetti: il popolo dei Sardi, le stagioni, l’orientamento, le costruzioni nuragiche. Successivamente è stata stimolata la curiosità dei bambini attraverso la proposta di materiale selezionato contenente informazioni di natura archeostronomica, un laboratorio con un esperto e la visita guidata al Museo experience “”Nuragica””. Infine, è stato assegnato ai bambini, guidati da quelli più grandi, un compito autentico: creare e recitare una sceneggiatura con oggetto “”i nuraghi e le competenze astronomiche dei sardi””, simulando anche la vita al tempo dei nuragici. I bambini sono stati supportati nella scelta del nuraghe da visitare, nella realizzazione di abiti e scudi realistici, nell’utilizzo del computer e di programmi specifici per il montaggio del video.

coinvolgendo gli studenti attraverso la lettura, l’ascolto, la ricerca e le attività pratiche come, ad esempio, la simulazione della”

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MOCRIL (MEASUREMENT OF COSMIC RAYS IN LAKE)

Il progetto MoCRiL (Measurement of Cosmic Rays in Lake) è una riproposizione dell’esperimento di Domenico Pacini in chiave moderna e vuole essere un tributo alla memoria di un grande scienziato Italiano che per primo ha scoperto la radiazione cosmica e poi dimenticato. MoCRiL è un laboratorio subacqueo ideato per riprodurre uno degli esperimenti fondamentali della fisica delle particelle per convincerci che l’Universo non è fatto solo di stelle e pianeti e per escludere che la terra non sia l’unica fonte di radiazioni. Il progetto ha previsto la costruzione di 5 stazioni di osservazione ermetiche (sottomarino) ciascuno dal peso di 6 kg. All’interno vi sono dei pallini di piombo come zavorra, un ArduSiPM e dei sensori per monitorare pressione, umidità, temperatura, un GPS, un M5Stack. I ragazzi, a bordo di un battello del lago Arvo accompagnati dal rispettivo docente hanno immerso il sottomarino per circa 3 ore a diverse latitudini e profondità (10 m). Recuperati i sottomarini ciascuna scuola analizza i propri dati in una scheda microSD. I risultati delle 5 stazioni vengono confrontati per soddisfare un’unica curva che mette in relazione la ionizzazione con la profondità, dimostrando che tale radiazione proviene dall’alto ed è indipendente dalla crosta terrestre. Lo scafo prevede, inoltre, delle connessioni con l’esterno con le quali è stato possibile effettuare delle misure ambientali, come la temperatura e pressione dell’acqua, il grado di salinità, le microplastiche.

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DE SIDERIBUS …E SE …VOLESSIMO ASCOLTARE HOLST DAI PIANETI DEL SISTEMA SOLARE?

Il progetto proposto “e se volessimo ascoltare Holst nello spazio?” nasce grazie alla passione di due studenti Andrea di 1^ e Emanuele di 5^ accumunati da due grandi passioni: lo spazio e la musica. Nel loro futuro vedo già fisica e astrofisica. Per chi, come me, non sapesse chi è Holst, ebbene ha composto PIANETI: suite per grande orchestra in sette movimenti. Nel file allegato sono presenti i calcoli e le considerazioni (rigorosamente scientifiche, a volte con un tocco di humor) di come sarebbe bello realizzare un concerto che diffonda musica dal sole a tutti i pianeti del sistema solare. E, contemporaneamente, si evidenziano costi e difficoltà oggettive. Certo il progetto è irrealizzabile, ma le considerazioni permettono di lavorare in ottica stem in diverse discipline: ellisse ed ellissoide, sistema solare, propagazione del suono nel vuoto, nell’atmosfera, in diversi gas, influenza della temperatura e molto altro. Oltre ai calcoli (lodevoli e realistici) gli argomenti affrontati sono spunto per discussioni e riflessioni in classi di diversi ordini di scuola;l’attenzione ai dettagli e valutazioni dal punto di vista fisico, economico, edile sviluppano competenze di imprenditorialità e di ricerca ponderata. che lo rendono valido come proposta di PCTO.Il tema affronta la vita fuori dalla terra con creazione di un modello teorico e la costruzione di un prototipo con materiale povero, oltre al dibattito scientifico.

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VIAGGIO NELLO SPAZIO

“Il progetto si intitola “”Viaggio nello spazio”” e scaturisce dalla passione innata che i bambini hanno sempre avuto per qualcosa di così misterioso e allo stesso tempo reale come lo spazio ed i diversi corpi celesti che in esso “galleggiano”.
Da qui l’idea di creare un percorso interdisciplinare un po’ innovativo che avesse come punto di partenza la scoperta delle imprese di Samantha Cristoforetti, amatissima e seguitissima da tutti i nostri alunni, per proseguire con lo studio del Cosmo direttamente dal sito della Nasa per acquisire informazioni in lingua inglese;
con la realizzazione di un sistema solare di cartapesta in scala reale, lavorando su riduzioni in scala sempre più piccole e mettendo in gioco abilità matematiche individuali;
con lo studio della Luna e delle sue fasi attraverso l’osservazione diretta dei suoi cambiamenti di posizione e di forma culminanti nell’evento straordinario dell’eclissi del 25 Ottobre;
con la realizzazione di giochi matematici, a tema spaziale: un gioco per ogni pianeta fino al completamento del Sistema solare;
con la creazione di un percorso geometrico in cui le Costellazioni si trasformano in linee diverse e un’astronave si anima compiendo traslazioni, ribaltamenti e rotazioni;
con la progettazione e creazione di un gioco da tavolo che potesse aiutarli a mantenere vivi gli apprendimenti acquisiti, a stimolarli nella ricerca di nuovi interrogativi rendendo il lavoro ancora più inclusivo e adatto anche ai bambini in difficoltà.”

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PROGETTO ESERO

“Attraverso l’approfondimento delle tematiche legate allo Spazio, consentire agli studenti di iniziare a sperimentare le nuove tecnologie filmiche digitali in un clima didattico cooperativo e di proprietà intellettuale aperta, in pratica “open source” applicando la filosofia dei cosiddetti “maker”.
Gli allievi dopo aver proceduto alla scelta e al relativo approfondimento di uno dei temi proposti relativi all’argomento SPAZIO hanno avviato una raccolta di materiali quali foto, articoli, documentazioni etc. All’interno dell’Atelier Creativo del nostro ISC, in orario curricolare, utilizzando le strumentazioni del Laboratorio hanno realizzato otto Video attraverso delle rielaborazioni creative multimediali con la tecnica dello Stop Motion e del Green screen.”

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OVER THE MOON: UNA BIBLIOTECA SPAZIALE

Il video mostra alcuni degli elaborati realizzati per il progetto eTwinning “Over the Moon”. eTwinning è la piattaforma per lo scambio linguistico-culturale delle scuole europee che effettuano un gemellaggio elettronico. La nostra classe ha realizzato una raccolta di lapbook utili per studiare lo spazio, il nostro sistema solare e le missioni di ESA e ASI. I lapbook sono delle cartelle che contengono una sorta di mini-libri e consentono una certa interattività nell’utilizzo.
Essi rappresentano delle mappe concettuali smart, che vengono progettate dagli alunni stessi dopo aver raccolto i dati da diverse fonti.
Con questi lapbook abbiamo ideato un percorso STEM, anzi come spiegano gli studenti stessi nel video, un percorso STREAM, dove alla lettura delle varie fonti, è seguita comprensione dei dati raccolti e l’organizzazione dei contenuti trattati dando ampio spazio alla creatività. Queste attività hanno permesso di sviluppare oltre che competenze logiche e strategie di pensiero, anche le capacità manuali dei bambini. Le social skill del XXI secolo non sono certo state trascurate.

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