ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

Progetto: Insegnare con lo Spazio

PIÙ SPAZIO AL FUTURO

Il progetto ha visto partecipare insegnanti di diverse discipline e classi di differenti ordini di scuola e si è svolto da 11/21 a 02/22. E’ stato diviso in 5 fasi distinte, tra loro indipendenti. Fase 1. Cineforum: Proiezioni di film e documentari a tema spazio per tutte le classi. Fase 2. Realizzazione di presentazioni multimediali da parte degli alunni su allunaggio, ISS, Tecnologie spaziali, Astronauti/e famose, viaggi spaziali privati. Gli alunni delle classi 2° e 3° medie hanno realizzato le presentazioni e le hanno mostrate ai compagni. Fase 3. Dibattito. L’uomo è mai stato sulla luna? Gli alunni di 3° media,divisi in due gruppi “Scienziati vs Negazionisti” hanno dovuto confrontarsi in un dibattito che portasse avanti ciascuna delle 2 tesi, supportati da un’approfondita ricerca bibliografica sulle fonti e sugli eventi. Fase 4. Realizzazione di modellini di razzi spaziali e sistema solare. Agli alunni delle classi 3° medie è stato chiesto di progettare in digitale il proprio razzo spaziale con tinkercad e, in seguito, di realizzarne uno vero e proprio. Nelle classi 2° hanno realizzato un modellino di sistema solare. Fase 5. Giornata delle donne nella scienza. Gli alunni della scuola media e alle classi 4° e 5° della primaria hanno disegnato la loro donna scienziata preferita; molte le astronaute e le astrofisiche rappresentate. L’11/02 è stata organizzata una mostra di tutti i disegni, nei locali della scuola. Una grande festa a compimento di un bellissimo progetto.

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IN-SEGNARE CON LO SPAZIO DA IPAZIA: INDIETRO-AVANTI, AVANTI-INDIETRO CON LA SUA MACCHINA DEL TEMPO

Con i bambini della Scuola Primaria, in-segnare la Scienza, significa segnare, ossia indicare dove e come possono scoprirla per viverla attraverso le proprie esperienze in modo ludico. Tale idea progettuale è perfettamente insita nelle finalità e negli obiettivi pluridisciplinari dell’UDA di Educazione Civica per classi 3^ parallele del nostro I.C.S. Teramo 4: “La femminilità nella Natura, nella Cultura, nel Tempo e nello Spazio.

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EXPERIMENTA 2022 I.S.S.

Il progetto didattico Experimenta 2022 è un’iniziativa dell’Istituto Orfanotrofio Salesiano Don Bosco di Châtillon, un’esposizione di lavori scientifici realizzati dagli alunni della scuola secondaria di primo grado pensata alla luce delle indicazioni ministeriali per promuovere tra i più giovani la ricerca sperimentale, individuale e di gruppo. Di tutti i lavori realizzati dai ragazzi della media, ne sono stati scelti 50 da esporre ai loro compagni di scuola, alle famiglie e anche ad alunni di altre istituzioni scolastiche. La manifestazione è stata inserita tra i progetti di didattica della regione. L’esposizione di Experimenta si terrà il 25 Novembre 2022 e sarà aperta alle scuole, alle famiglie e agli oratori della zona. Tra i 50 progetti, una parte riguarda lo spazio e la sua esplorazione e il video presenta proprio il risultato del lavoro di alcuni alunni delle terze.

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ASTROSTREAM. LEARNING BY MAKING, TINKERING AND CODING

ASTROSTREAM è un percorso di educazione scientifica incentrato sui temi dell’astronomia realizzato nell’a.s. 2021-2022 nella scuola Primaria di Arcavacata. Il progetto è nato dalla volontà di favorire il potenziamento delle competenze di base di tutti gli alunni attraverso un approccio interdisciplinare, ludico e innovativo. Le attività sono state progettate e realizzate secondo il paradigma integrato STREAM (Science, Technology, Reading, Engineering, Arts, Mathematics) una metodologia d’avanguardia volta a favorire l’alfabetizzazione e le competenze scientifiche.

La didattica dell’astronomia, cara alle referenti del progetto in quanto parte integrante del loro percorso di formazione, è stata proposta a tutti gli alunni della scuola, a partire dalla classe prima. Ogni classe è stata guidata verso la scoperta dello spazio a partire da ciò che è possibile osservare a occhio nudo svelando, pian piano, i complessi meccanismi che legano l’esistenza stessa del nostro pianeta a qualcosa di apparentemente così distante. Il cielo stellato e le sue storie, i fenomeni celesti, il sistema solare, le fasi lunari, le grandi scoperte astronomiche sono stati così estrapolati dai libri di testo per essere osservarti, sperimentati e riprodotti attraverso laboratori scientifici e costruzione di prototipi realizzati con le strategie del making, del tinkering e del coding.

Il percorso è culminato con una mostra finale, fisica e digitale, degli artefatti cognitivi realizzati dagli alunni.

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IN MEZZO A TUTTO STA IL SOLE, LA NOSTRA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA, ARTISTICA E FILOSOFICA SULLE ORME DI COPERNICO.

Progetto annuale d’istituto che affronta la tematica spaziale e del planetario collegandosi all’ambito scientifico, antropologico, letterario ed artistico in verticale, permettendo la continuità tra i diversi ordini scolastici. Si aggancia al Progetto d’istituto “”Planetario scolastico digitale”” , presente nella nostra scuola, con cupola geodetica autoportante da 5 metri di diametro. Il progetto fa parte dell’Atto d’indirizzo dell’Istituto comprensivo (2022-2025). Inoltre lavoreremo anche con partners europei, presentando il progetto nella piattaforma eTWINNING – Erasmus + . Il progetto europeo mira all’innovazione didattica (TIC), alla formazione e sviluppo professionale e alla dimensione comunitaria dell’istruzione per creare e fortificare un sentimento di cittadinanza europea condiviso nelle nuove generazioni.

Le classi 3 B e 3 C hanno ricevuto il premio Quality Label per il progetto dello scorso anno.

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SOLAR SYSTEM JOURNEY

Il progetto si configura come compito di realtà nel quale gli alunni sono stati chiamati ad attivare le conoscenze acquisite durante il percorso didattico di studio sul sistema solare, per realizzare un elaborato originale fantascientifico che traesse però origine da solide conoscenze scientifiche maturate durante il percorso di studio. Gli alunni sono stati divisi in piccoli gruppi di lavoro, ognuno dei quali si è occupato di immaginare l’ipotetico viaggio tra due pianeti/corpi celesti del sistema solare. È stato chiesto loro di sviluppare l’idea come se si trattasse di un volantino/sito web/brochure proposti dalla fantomatica agenzia spaziale STARGATE che, nell’era dei viaggi spaziali turistici, vuole offrire tour guidati all’interno del sistema solare. La consegna, le modalità di attuazione del compito e gli elaborati di tutti i gruppi di lavoro sono quindi stati raggruppati in un unico progetto visionabile all’interno del seguente link: https://view.genial.ly/62552954af2c16001825a650

La presentazione è stata trasformata in una video-presentazione per rispondere al formato richiesto dal target, ma si consiglia la visione del sito-web linkato sopra, soprattutto per visionare gli elaborati realizzati dagli alunni. Nel video, infatti, è stato possibile descrivere sole le diverse fasi del progetto didattico.

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SPAZIO ALLA CONOSCENZA

Questo progetto didattico-divulgativo nasce dall’idea di rendere gli studenti protagonisti del futuro, aprire una piccola finestra della scuola cercando di creare un ponte di dialogo tra mondo dell’Università, della Ricerca e del mondo aziendale proprio nel settore spaziale. Far conoscere con conferenze le più svariate tematiche del settore spaziale e soprattutto le ricadute sulla terra.

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FROM EARTH TO MOON (AND BEYOND)

Il percorso (declinato su- La vita fuori dalla Terra) è strutturato per le classi seconde e terze della scuola Secondaria di I grado. “From Earth to Moon” è un viaggio virtuale degli alunni nello Spazio partendo dalla Terra e precisamente dal proprio ambiente di apprendimento scolastico, un atelier creativo a curvatura spaziale, con uno space corner immersivo e di simulazione in cui gli alunni con attività di robotica educativa, hanno programmato un ospite d’eccezione, un robot umanoide chiamato Nao Space, narratore di questo storytelling. In realtà l’umanoide lavora per l’ESA, come astronauta scienziato e li accompagna nelle simulazioni di sperimentazione sulla superficie lunare attraverso un artefatto manuale in cui gli alunni hanno programmato degli MBot (kit robotici), come rover che esplorano il suolo del satellite dalla parte oscura e ancora inesplorata. Gli studenti hanno costruito degli ambienti in AR con il tool CoSpaces Edu per raccontare il viaggio virtuale nel laboratorio di uno spacecraft che possa raggiungere la Luna (ed in futuro Marte), attraverso piattaforme di simulazione digitali inedite.Poi gli studenti hanno fruito di un ambiente immersivo lunare in cui sono entrati attraverso i visori come avatar in gruppo. Questo mondo virtuale, costruito e progettato sul tool Mozilla Hubs da alunni dell’Istituto nello scorso anno, si chiama “Living on my Moon” ed è uno scenario di vita futura lunare. Il progetto rappresenta una green vision del futuro oltre la Terra.

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SPAZIAMO

Spaziamo è un progetto che accompagna la mia didattica dal 2006 e che permette di spaziare nelle STEAM come se avessimo un’aula parallela, in orbita circa 400Km sopra di noi, dove possiamo recarci per approfondire ogni argomento come se fossimo nello spazio! Se in classe studiamo le piante, nella nostra aula spaziale studieremo come si coltivano i vegetali nello spazio; se studiamo anatomia e fisiologia, approfondiremo cosa succede al corpo umano durante le missioni di lunga durata. Ogni argomento ha un suo corrispettivo nello spazio. Attenti all’attualità, seguiamo le missioni tramite i canali ufficiali ed anche noi ci prepariamo alla nostra missione lavorando sul team bulding: si inizia scegliendo insieme logo e nome della nostra missione, mentre i più creativi studiano nuove tute sempre più confortevoli e performanti. Negli anni abbiamo coltivato orti marziani, allestito mostre, costruito modelli della Cupola, del modulo Columbus, del Canadarm 2. Abbiamo lanciato razzi con propellente sicuro (bicarbonato e aceto) e conosciuto successi e scrub. Abbiamo costruito le glove box, la mano bonica, fatto simulazioni di atterraggio su altri pianeti, esercitato la motricità fine per prepararci alla EVA, fatto immersioni studiando l’assetto di peso corretto. Attenti all’inclusione, abbiamo approfondito le attività del team We Fly, dei voli a zero G e della selezione del primo parastronauta. Da diversi anni partecipiamo a Mission X e ad Astro Pi. L’attività che ci fa sentire più in contatto con la ISS è legata al radiantismo ed è ARISS: nell’ambito di questo progetto i miei studenti hanno potuto intervistare via radio gli astronauti italiani Cristoforetti, Nespoli e Parmitano durante le loro missioni, e quando non siamo stati coinvolti direttamente nei collegamenti, abbiamo ascoltato con una radio sintonizzata sulla frequenza corretta le risposte degli astronauti dalla ISS in dialogo con altre scuole. Così abbiamo ascoltato Pesquet, Gerst, Maurer,Glover e altri, attivando le competenze linguistiche degli studenti per la traduzione. Periodicamente via radio dalla ISS vengono trasmesse immagini in SSTV (slow scan television, un modo di emissione digitale) e diverse volte le abbiamo ricevute da scuola. Tramite ISS Fan Club, l’associazione culturale di cui sono presidente, cerco di divulgare ed espandere la cultura dello spazio anche con incontri a tema in relatà extrascolastiche.

Visite al Museo di Scienza e Tecnica ed al Planetario completano la nostra esperienza e nutrono il nostro interesse.

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NAVI, NEVE E FARI

“Sono state investigate le caratteristiche dei materiali utilizzando il Kit ESERO “Spacecraft materials” e la relativa risorsa cartacea (PR07) all’epoca ancora solo in lingua inglese.
Quindi piani di lezione e le schede per la registrazione dei dati sono stati tradotti dall’inglese ed organizzati in una presentazione utile anche in caso di didattica a distanza.
Le attività in classe sono state realizzate in un clima cooperativo, con discussioni e riflessioni collettive. In tutte le fasi è stato sospeso il giudizio e sono stati forniti feedback di incoraggiamento e consigli quando richiesti.
Gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi, coinvolti nella progettazione e pianificazione del lavoro.
Ciascuna attività è stata introdotta da una presentazione per contestualizzare la sperimentazione, sono state fornite indicazioni chiare rispetto ai tempi/modalità di lavoro.
E’ stata posta attenzione suI razzi (disegno libero, realizzazione con tangram, ricostruzione tramite simmetria), successivamente si è passati alla analisi dei materiali del kit: aspetto e sensazione, conducibilità elettrica, conducibilità termica, magnetismo, massa, test da impatto.
Le competenze e conoscenze acquisite hanno dato luogo a spin off che hanno “contaminato” altre attività didattiche in materie cosiddette non stem.
I bambini hanno poi presentato l’esperienza in due significativi momenti della scuola: la Giornata Internazionale della Luce e quella di condivisione del progetto di Novel Engineering Quindi piani di lezione e le schede per la registrazione dei dati sono stati tradotti dall’inglese ed organizzati in una presentazione utile anche in caso di didattica a distanza.
Le attività in classe sono state realizzate in un clima cooperativo, con discussioni e riflessioni collettive. In tutte le fasi è stato sospeso il giudizio e sono stati forniti feedback di incoraggiamento e consigli quando richiesti.
Gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi, coinvolti nella progettazione e pianificazione del lavoro.
Ciascuna attività è stata introdotta da una presentazione per contestualizzare la sperimentazione, sono state fornite indicazioni chiare rispetto ai tempi/modalità di lavoro.
E’ stata posta attenzione suI razzi (disegno libero, realizzazione con tangram, ricostruzione tramite simmetria), successivamente si è passati alla analisi dei materiali del kit: aspetto e sensazione, conducibilità elettrica, conducibilità termica, magnetismo, massa, test da impatto.
Le competenze e conoscenze acquisite hanno dato luogo a spin off che hanno “contaminato” altre attività didattiche in materie cosiddette non stem.
I bambini hanno poi presentato l’esperienza in due significativi momenti della scuola: la Giornata Internazionale della Luce e quella di condivisione del progetto di Novel Engineering”.

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