ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

Il clima che cambia… anche a Brentonico

Partendo dalla storia dell’alimentazione umana durante le missioni spaziali nei vari decenni e scoprendo come e che tipo di cibo gli astronauti odierni consumano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, gli studenti hanno potuto apprendere in modo coinvolgente e pratico la composizione di una corretta dieta alimentare da seguire sulla Terra (piramide alimentare).

Infatti, analizzare i menù degli astronauti di oggi e paragonandone i componenti nutritivi con quelli di una corretta dieta mediterranea, è stata l’occasione per discutere delle funzioni dei vari macro e micro nutrienti e per far riflettere gli studenti su quanto effettivamente le proprie abitudini alimentari seguano le indicazioni e le linee guida scientifiche.

A supporto dell’attività, gli studenti hanno avuto l’opportunità di provare personalmente del cibo preparato con tecniche adoperate per la produzione di veri alimenti consumati dagli astronauti nello spazio nel corso delle loro missioni, come ad esempio frutta e gelato prodotti e conservati usando la tecnica del freeze-drying (prodotti commercialmente disponibili). Questo ha fornito l’opportunità di paragonare anche la somiglianza di gusto di questi alimenti spaziali con gli analoghi che vengono comunemente e quotidianamente consumati sulla Terra. Particolare attenzione è anche stata posta all’importanza psico-sociale che il cibo e la nutrizione rappresentano per l’essere umano.

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THE COLOUR OF CLIMATIC CHANGE

“Can climate change be studied with the observation of the flora’s colour of one’s own territory? Students are concerned about flora variations (colour and species) related to climate changes in our territory. ”

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THE BARK BEETLE EPIDEMIC AND THE CLIMATE CHANGE

La tempesta Vaia è stata un evento atmosferico catastrofico che nel 29 ottobre 2018 ha colpito parte del Nord Est d’Italia, compreso il Primiero, la nostra valle. Questo evento catastrofico ha dato inizio ad una epidemia di bostrico (Ips Typographus), un piccolo insetto coleottero che attacca prevalentemente l’abete rosso (Picea Abies), scavando gallerie sotto la corteccia e portandolo alla morte. Il riscaldamento globale e le conseguenti temperature più miti soprattutto in primavera ed autunno, hanno avuto una influenza negativa sul diffondersi di questo insetto permettendo lo sviluppo di un numero maggiore di generazioni annuali?

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SOSTENIBILITÀ CONTRO L’EROSIONE DELLE COSTE DI ANZIO, NETTUNO E ARDEA

Negli ultimi anni il fenomeno dell’erosione delle spiagge del litorale laziale ed in particolare del nostro territorio di Anzio, Nettuno, Ardea ci ha confermato un grave sospetto: l’opera non controllata dell’uomo, sta inesorabilmente continuando a creare gravi e tangibili problemi legati ai cambiamenti climatici sul nostro territorio, al nostro benessere e sostenibilità di vita nelle nostre città.

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SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI ED ENERGIA IN TRENTINO

“Le zanzare tigre in passato in Trentino non erano presenti, possono essere arrivate per via dei carichi di merce provenienti dall’Africa e poi aver risalito l’Italia fino al Trentino ma perché riescono a resistere anche per quasi tutto l’autunno? Questo fenomeno è causato forse dall’ aumento delle temperature autunnali ed invernali che le fanno sopravvivere da un anno all’altro e dalle poche piogge autunnali ma abbondanti che formano microhabitat adatti per le zanzare?

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LA SICCITÀ ESTIVA IN TRENTINO

É vero che in Trentino c’è più siccità estiva e inverni più caldi con meno pioggia? La siccità ha origine da una scarsità di precipitazione su un periodo di tempo esteso. Gli effetti ambientali includono l’essiccazione delle zone umide, incendi sempre più grandi e la perdita della biodiversità. Molti torrenti sono prosciugati in estate, le trote selvatiche faticano a riprodursi perché non trovano l’habitat.

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UNA NOTIZIA NUOVA DI ZECCA

“Dalla nostra esperienza le zecche sono diffuse nei boschi di Primiero, mentre in passato erano rare. Con la ricerca vorremmo studiare se tale aumento può essere correlato ai cambiamenti climatici. “

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IL CORPO UMANO NELLO SPAZIO

Le classi quinte hanno affrontato un percorso STEAM legato agli effetti del corpo umano nello spazio. L’uso dell’AI con Mizou nella fase di ricerca e di Scratch con Makey Makey nella fase di produzione, hanno attivato processi creativi di ricerca azione partecipata in vari ambiti disciplinari. Gli alunni hanno lavorato in cooperative learning chattando con un’astronauta attraverso l’AI di Mizou in cui la “conoscenza” è stata selezionata e caricata dall’insegnante. Hanno così ricercato le informazioni principali legate agli effetti del corpo umano in microgravità ma non solo hanno avuto modo di approcciarsi con l’intelligenza artificiale in modo critico mettendosi in gioco nel porre domande non solo pertinenti ma riflettendo sui pregi e i limiti della stessa. Allo stesso modo l’insegnante ha potuto monitorare e seguire il loro lavoro valutando così il percorso svolto sotto vari aspetti: interesse, qualità delle indagini, capacità di comprensione e di interazione. Dopo questa prima fase di ricerca i bambini sempre hanno continuato il lavoro su Scratch collegato a Makey Makey. Ogni gruppo, avendo selezionato un organo o apparato, attraverso la logica di programmazione e abilità costruttive e creative, ha realizzato la sua parte finalizzata alla costruzione di un “Sapientino” spaziale in cui le loro voci ri-prendono vita spiegando che cosa succede al corpo umano nello spazio. Infine la parte legata al processo di valutazione è stata fatta attraverso una suite AI (Magic School).

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