ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

ASTRO FARMER

Ho proposto l’attività “Astro Farmer” nella mia classe prima della scuola secondaria di primo grado di Spoltore, 20 alunni di 11 anni.

Abbiamo lavorato a questa attività per circa 12 settimane, dedicandogli un’ora a settimana. Ci è stata molto utile per spiegare il ciclo vitale delle piante e gli elementi che lo influenzano, con numerosi accenni ai cambiamenti climatici in atto e a ciò che questi comportano.

Consiglio quest’attività perché perfettamente aderente agli argomenti curriculari e disegnata per consentire agli alunni di apprendere tramite la scoperta dei fenomeni naturali. Gli alunni si sono sentiti molto coinvolti nell’avanzare ipotesi e scoprirne la validità o meno.

Alla parte scientifica è stata affiancata l’attività motoria proposta dal mio collega, che ha contribuito a far sentire i ragazzi coinvolti in un progetto più grande. Gli attestati di partecipazione del progetto internazionale arrivano ad anno scolastico concluso, ma noi abbiamo provveduto a confezionare degli attestati che abbiamo consegnato ai ragazzi in una apposita “cerimonia” che ha riscosso molto successo.

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LO STUDIO DELLA BIODIVERSITA’ ATTRAVERSO I DATI SATELLITARI

Il progetto realizzato dagli studenti è stato quello di caratterizzazione e monitorare la biodiversità presente in un’area verde del territorio di Pomigliano d’Arco. Il percorso è stato svolto grazie all’utilizzo dei dati provenienti dal gruppo dei satelliti Sentinel Hub di European Space Agency. Gli studenti e le studentesse sono riusciti ad scaricare ed analizzare le foto ad alta risoluzione scattate dai satelliti e grazie ai diversi indici di rifrazione anche a riconoscere alberi in fase di crescita, , cespugli e piante piccole, e soprattutto a seconda della specie la quantità di clorofilla , CO2. Una attività STEM che ha permesso di raccogliere informazioni sulla flora le la fauna presente nel territorio. Successivamente gli allievi con l’utilizzo della cromatografia , una tecnica di separazione di molecole hanno correlato i dati numerici provenienti da I Sentinel con la reale ed effettiva concentrazione di clorofilla ( molecola maggiormente presente nelle foglie e che caratterizza una specie a seconda del tipo di verde) . Il progetto, infine ha messo in risalto l’importanza dei dati satellitari come strumento tecnologico di monitoraggio nel tempo le variazioni della biodiversità, legate alla variazione dei colori delle specie ed aiutare nella lotta ai cambiamenti climatici.

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A CENA NELLO SPAZIO

Partendo dalla storia dell’alimentazione umana durante le missioni spaziali nei vari decenni e scoprendo come e che tipo di cibo gli astronauti odierni consumano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, gli studenti hanno potuto apprendere in modo coinvolgente e pratico la composizione di una corretta dieta alimentare da seguire sulla Terra (piramide alimentare).

Infatti, analizzare i menù degli astronauti di oggi e paragonandone i componenti nutritivi con quelli di una corretta dieta mediterranea, è stata l’occasione per discutere delle funzioni dei vari macro e micro nutrienti e per far riflettere gli studenti su quanto effettivamente le proprie abitudini alimentari seguano le indicazioni e le linee guida scientifiche.

A supporto dell’attività, gli studenti hanno avuto l’opportunità di provare personalmente del cibo preparato con tecniche adoperate per la produzione di veri alimenti consumati dagli astronauti nello spazio nel corso delle loro missioni, come ad esempio frutta e gelato prodotti e conservati usando la tecnica del freeze-drying (prodotti commercialmente disponibili). Questo ha fornito l’opportunità di paragonare anche la somiglianza di gusto di questi alimenti spaziali con gli analoghi che vengono comunemente e quotidianamente consumati sulla Terra. Particolare attenzione è anche stata posta all’importanza psico-sociale che il cibo e la nutrizione rappresentano per l’essere umano.

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