ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

SPACE RUSH

SPACE RUSH è il frutto dell’ingegno e della collaborazione degli studenti delle classi terze del Liceo Aprosio di Ventimiglia, nell’ambito di un più ampio progetto, intitolato: “Dalla competizione alla collaborazione: la corsa allo spazio in ottica STEAM”. SPACE RUSH è un gioco di carte strategico che unisce il divertimento alla sfida intellettuale: ogni giocatore si immerge nella realizzazione della propria missione spaziale, partendo dalla costruzione e progettazione di un sistema di lancio potente e affidabile, fino alla formazione di un equipaggio di due astronauti e alla costruzione di una navicella spaziale. Il gioco è composta da: 75 carte progetto (suddivise in 40 motori a propulsione liquida, 10 booster, 10 navicelle spaziali e 15 astronauti), 8 carte personaggio (Presidente, Hacker, Fisico, Ingegnere, Astronauta, Politico, Sabotatore e Diplomatico), Star Coin (valuta del gioco) e segnalini potenziamento/addestramento. Le carte progetto sono componenti di missioni spaziali ed astronauti realmente esistenti, appartenenti alle cinque agenzie spaziali nazionali più importanti: USA, Russia (ed ex URSS), Cina, Giappone ed Europa. Il giocatore utilizza le abilità delle carte personaggio, che varia turno per turno, per completare per primo la propria missione spaziale, ottenendo il maggior numero di punti vittoria. Alcune azioni del gioco si possono effettuare a costo zero, rispondendo correttamente a delle domande trivia riguardanti l’esplorazione spaziale.

Read More »

IN VIAGGIO CON JUICE

L’idea di questo progetto è nata lo scorso anno, con l’avvio della missione della sonda JUICE. La missione durerà ben 8 anni. Come poter seguire un viaggio che durerà così tanto?
E’ un progetto che si pone a più livelli scolastici. Ideato da una classe quinta primaria, verrà portato in avanti anche dalle classi della secondaria (si trovano nello stesso edificio). Attualmente gli aggiornamenti e le nuove scoperte vengono condivise con il primo ciclo della primaria. Solitamente vengono dedicati 30min. settimanali ai temi astronomici.

Read More »

SEARCHING THE COSMIC RAYS

Vogliamo presentarvi il percorso che ci ha impegnati in un’attività di ricerca applicata nelle discipline STEM. Il Team composto da studentesse del corso di Chimica e Biotecnologie, e gli studenti del primo anno di Elettronica per Satelliti, ha studiato l’utilizzo dei metalli conduttori in relazione al loro effetto termoelettrico ed ha sfruttato questa proprietà per un sistema di misura della temperatura che potesse essere montato su un nano-satellite. La domanda che ci siamo posti è ” …cosa possiamo catturare nello spazio che può diventare energia fruibile?”. La successiva domanda è stata “ …possiamo sfruttare le differenze di temperatura per creare piccole quantità di energia”. Il percorso è iniziato con lo studio della chimica dei metalli conduttori. Successivamente, la nostra ricerca ci ha condotti allo studio teorico dell’effetto Seebeck per realizzare una termocoppia. Nella scelta dei metalli abbiamo utilizzato il lavoro di estrazione, il costo, la reperibilità e il punto di fusione. E’ stato stampato in 3D un guscio contenente sia il nano-satellite che la termocoppia il più vicino possibile. La nostra attività ci ha permesso anche di ideare un meccanismo di prova per verificare quale coppia di materiali metallici fosse quella migliore. Ponendo la termocoppia in ambiente esposto ai raggi solari o variazioni di temperatura, e collegati i terminali di un voltmetro, abbiamo provato a misurare la tensione prodotta sulla termocoppia. I Risultati sono stati incoraggianti.

Read More »

MOCRIL (MEASUREMENT OF COSMIC RAYS IN LAKE)

Il progetto MoCRiL (Measurement of Cosmic Rays in Lake) è una riproposizione dell’esperimento di Domenico Pacini in chiave moderna e vuole essere un tributo alla memoria di un grande scienziato Italiano che per primo ha scoperto la radiazione cosmica e poi dimenticato. MoCRiL è un laboratorio subacqueo ideato per riprodurre uno degli esperimenti fondamentali della fisica delle particelle per convincerci che l’Universo non è fatto solo di stelle e pianeti e per escludere che la terra non sia l’unica fonte di radiazioni. Il progetto ha previsto la costruzione di 5 stazioni di osservazione ermetiche (sottomarino) ciascuno dal peso di 6 kg. All’interno vi sono dei pallini di piombo come zavorra, un ArduSiPM e dei sensori per monitorare pressione, umidità, temperatura, un GPS, un M5Stack. I ragazzi, a bordo di un battello del lago Arvo accompagnati dal rispettivo docente hanno immerso il sottomarino per circa 3 ore a diverse latitudini e profondità (10 m). Recuperati i sottomarini ciascuna scuola analizza i propri dati in una scheda microSD. I risultati delle 5 stazioni vengono confrontati per soddisfare un’unica curva che mette in relazione la ionizzazione con la profondità, dimostrando che tale radiazione proviene dall’alto ed è indipendente dalla crosta terrestre. Lo scafo prevede, inoltre, delle connessioni con l’esterno con le quali è stato possibile effettuare delle misure ambientali, come la temperatura e pressione dell’acqua, il grado di salinità, le microplastiche.

Read More »