ESERO ITALIA: insegna, impara, vola in alto con lo Spazio

IL CORPO UMANO NELLO SPAZIO

Le classi quinte hanno affrontato un percorso STEAM legato agli effetti del corpo umano nello spazio. L’uso dell’AI con Mizou nella fase di ricerca e di Scratch con Makey Makey nella fase di produzione, hanno attivato processi creativi di ricerca azione partecipata in vari ambiti disciplinari. Gli alunni hanno lavorato in cooperative learning chattando con un’astronauta attraverso l’AI di Mizou in cui la “conoscenza” è stata selezionata e caricata dall’insegnante. Hanno così ricercato le informazioni principali legate agli effetti del corpo umano in microgravità ma non solo hanno avuto modo di approcciarsi con l’intelligenza artificiale in modo critico mettendosi in gioco nel porre domande non solo pertinenti ma riflettendo sui pregi e i limiti della stessa. Allo stesso modo l’insegnante ha potuto monitorare e seguire il loro lavoro valutando così il percorso svolto sotto vari aspetti: interesse, qualità delle indagini, capacità di comprensione e di interazione. Dopo questa prima fase di ricerca i bambini sempre hanno continuato il lavoro su Scratch collegato a Makey Makey. Ogni gruppo, avendo selezionato un organo o apparato, attraverso la logica di programmazione e abilità costruttive e creative, ha realizzato la sua parte finalizzata alla costruzione di un “Sapientino” spaziale in cui le loro voci ri-prendono vita spiegando che cosa succede al corpo umano nello spazio. Infine la parte legata al processo di valutazione è stata fatta attraverso una suite AI (Magic School).

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FRIGNANI MOON BASE 1 – FMB1

Le classi 5A e 5B del plesso Frignani hanno esposto le attività acquisite per partecipare alla sfida Moon Camp dell’ESA, mostrando le conoscenze, gli esperimenti, i progetti 3D e la base lunare “FRIGNANI MOON BASE 1”, realizzata con materiale di riciclo e stampe 3d che ospita 7 strutture semisferiche con centro di controllo, camere, laboratori, palestra e serra per la coltivazione.

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SPACE RUSH

SPACE RUSH è il frutto dell’ingegno e della collaborazione degli studenti delle classi terze del Liceo Aprosio di Ventimiglia, nell’ambito di un più ampio progetto, intitolato: “Dalla competizione alla collaborazione: la corsa allo spazio in ottica STEAM”. SPACE RUSH è un gioco di carte strategico che unisce il divertimento alla sfida intellettuale: ogni giocatore si immerge nella realizzazione della propria missione spaziale, partendo dalla costruzione e progettazione di un sistema di lancio potente e affidabile, fino alla formazione di un equipaggio di due astronauti e alla costruzione di una navicella spaziale. Il gioco è composta da: 75 carte progetto (suddivise in 40 motori a propulsione liquida, 10 booster, 10 navicelle spaziali e 15 astronauti), 8 carte personaggio (Presidente, Hacker, Fisico, Ingegnere, Astronauta, Politico, Sabotatore e Diplomatico), Star Coin (valuta del gioco) e segnalini potenziamento/addestramento. Le carte progetto sono componenti di missioni spaziali ed astronauti realmente esistenti, appartenenti alle cinque agenzie spaziali nazionali più importanti: USA, Russia (ed ex URSS), Cina, Giappone ed Europa. Il giocatore utilizza le abilità delle carte personaggio, che varia turno per turno, per completare per primo la propria missione spaziale, ottenendo il maggior numero di punti vittoria. Alcune azioni del gioco si possono effettuare a costo zero, rispondendo correttamente a delle domande trivia riguardanti l’esplorazione spaziale.

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DIARIO DI UN VIAGGIO: GUARDIAMO LONTANO!

Attraverso un percorso multidisciplinare, gli alunni hanno imparato come porre il loro sguardo verso l’esterno, fino allo spazio. Come si fa a guardare oltre il grande buio?
Il viaggio è partito dalla lettura del libro “Il gufo che aveva paura del buio”. Come Tombolo, gli alunni hanno provato a guardare cosa c’è oltre il nero della sera, scoprendo che il buio, oltre che pauroso, poteva essere: meraviglioso, necessario, affascinante! Dopo aver scambiato opinioni sulla paura, abbiamo sperimentato la storia con le ombre: siamo passati allo studio della luce e delle forme. Tombolo impara a riconoscere la stella polare e la costellazione di Orione, e rimane affascinato da quanto il buio è meraviglioso perchè può mostrare le stelle. Gli alunni, come Tombolo, osservano al buio del planetario la stella Polare e la costellazione di Orione. Guardare lontano Guardare lontano significa anche guardare oltre il tempo presente, immaginando il proprio futuro.
Il nostro guardare lontano è continuato con Eyestar Mission, un progetto promosso da Essilor Stellest, gruppo di EssilorLuxottica che si occupa di benessere visivo. Conosciute le regole fondamentali, gli alunni hanno sperimentato azioni quotidiane al buio con l’uso degli altri sensi. Gli alunni hanno scoperto la luce come insieme di radiazioni elettromagnetiche che si muovono con delle onde, abbiamo simulato le sonore perché più conosciute. Conclude il lavoro una storia inventata da noi.

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