Per la classe prima si è affrontato, in modo approfondito e con lavori di gruppo, il metodo scientifico e alcuni degli studiosi che maggiormente hanno contribuito alla conoscenza dello spazio. Letture in classe hanno permesso di conoscerne sia il ruolo di ricercatore che l’aspetto umano. I ragazzi sono stati impegnati nell’osservazione mensile della luna e nella quotidiana registrazione delle loro considerazioni. con produzione di elaborati cartacei. Questo ha dato modo di affrontare il problema della porzione di cielo visibile dalle città e dell’inquinamento luminoso e atmosferico che limita fortemente l’osservazione del cielo. Anche il condizionamento atmosferico ha portato a considerazioni sull’opportunità di osservare lo spazio dalla Terra o lontano da essa (Hubble e Webb). Sono state studiate le condizioni per la presenza di atmosfera, idrosfera e biosfera sulla Terra e sugli altri corpi celesti oltre che le condizioni di vita sulla Stazione Spaziale Internazionale. Le differenti combinazioni delle condizioni abiotiche sono state lo stimolo per la proposta di esseri viventi alieni.
Per la classe seconda è stato svolto un lavoro in gruppi di chimica spaziale che ha permesso di comprendere le condizioni ed i tempi di formazione degli elementi chimici ma anche della vita. Per entrambe le classi il confronto mensile per mail con un ricercatore ha permesso di comprendere meglio numerosi aspetti della vita e del lavoro delle persone che si occupano di ricerca. Questo ha portato ad una maggiore conoscenza del Sole, della formazione delle stelle, delle condizioni della vita, dell’atmosfera e dei cambiamenti climatici, dell’importanza della raccolta dati e del confronto nella comunità scientifica, dei grandi problemi dovuti alle fake news, al gender gap e al sottofinanziamento della ricerca di base (in particolare in Italia)
Con i ragazzi di terza si sono potuti modellizzare i corpi celesti oggetto di studio nei tre anni facendo uso di materiale di facile reperibilità. Attività coinvolgenti sono state quelle offerte dal territorio: la partecipazione ai campionati di Astronomia ha visto coinvolti i ragazzi più grandi portando alcuni di loro alle gare interregionali; la mostra “Macchine del tempo” ha permesso di vivere la ricerca spaziale, in particolar modo le eccellenze italiane, dal punto di vista dell’osservazione e dell’elaborazione delle immagini con attività immersive e coinvolgenti (visore 3D, proiezioni in ambiente confortevole, exhibit digitali e multimediali interattivi).
Tutte le classi hanno anche partecipato al concorso del CTNA Space Dream 2024 con la realizzazione di dossier sul Programma IRIDE.
Infine per tutti gli alunni e le loro famiglie è stati presentati gli eventi “Non è Natale senza stella come?” di Figliozzi e Perugini (racconto astronomico tra religione, iconografia e astronomia) e “Dal ghiaccio al mare: cambiamenti climatici fra passato, presente e futuro” di Melini.